Parrocchia S. Margherita V.M.

Tamai di Brugnera (PN)

Messe festive

8:00, 11:00

Messa prefestiva

18.00

La Campanella
Foglio Settimanale

SCUOLA DELL'INFANZIA
PARITARIA E PARROCCHIALE
E NIDO INTEGRATO
"Elena Morozzo della Rocca"
Tamai di Brugnera

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

La Scuola Materna e il Nido Integrato sono guidati da un consiglio di amministrazione composto da 13 persone: il Parroco in qualità di Presidente, due rappresentanti del Consiglio Pastorale, due del Consiglio Affari Economici, due genitori, due insegnanti, due rappresentanti del Comune di Brugnera, una suora, un segretario.

PROGETTO EDUCATIVO

La nostra Scuola dell'Infanzia e il Nido Integrato si presentano già nell'intestazione con una ben chiara identità cristiana, essendo scuola parrocchiale. Essa è fulcro e caratterizzazione del nostro servizio educativo, ponendo al centro dell'attenzione Gesù, come guida del nostro operare quotidiano. Lo stesso personale è chiamato a operare una scelta consapevole, diventando testimone del messaggio cristiano attraverso il lavoro con i bambini e le famiglie. Allo stesso tempo la scuola si impegna a elaborare e aggiornare continuamente il proprio progetto educativo per accogliere e rispettare le diverse posizioni culturali, religiose e ideologiche, espresse da coloro che richiedono il servizio.

La dichiarazione conciliare "Gravissimum Educationis" ricorda, che tra le varie finalità dell'educazione cristiana, vi deve essere l'impegno di formare una vera e fraterna convivenza tra le persone e i popoli al fine di garantire la vera pace sulla terra. La scuola, fin da quella dell'Infanzia, concorre a questo scopo creando una "comunità educante", in cui bambini, famiglie, educatori sono soggetti attivi.

Il processo educativo promosso nella Scuola dell'Infanzia concorre, nell'ambito del sistema d'istruzione e di formazione del Paese, alla formazione integrale della personalità del bambino, nella prospettiva di soggetti liberi, responsabili e partecipi della vita della Comunità.

Tale processo, mediante apposite e qualificate attività educative e didattiche, esercita e valorizza al massimo livello possibile le capacità affettive, psicomotorie, cognitive, sociali, morali e religiose dei bambini e le trasforma in competenze, che appartengono al loro essere personale e che impiegano nelle diverse situazioni di vita.

In questo modo, il processo educativo promosso dalla Scuola dell'Infanzia irrobustisce l'identità, l'autonomia, la progettualità, la cultura, la socialità, il senso morale e religioso dei bambini e apporta il suo contributo specifico alla realizzazione dell'uguaglianza delle opportunità educative e al pieno sviluppo della personalità che permette a ogni soggetto di contribuire al miglioramento materiale e spirituale della società.

Come la famiglia è il primo e più importante dei contesti di sviluppo del bambino nel quale si delinea la personalità, la Scuola dell'Infanzia costituisce a sua volta un contesto di apprendimento e di sviluppo che definisce ulteriormente l'identità dei bambini, ne favorisce l'autonomia e stimola le competenze.

PRINCIPI E OBIETTIVI GENERALI

La scuola, in continuità con la propria storia e nel rispetto delle direttive ministeriali, fonde il proprio progetto educativo nei termini di:

La Scuola dell'Infanzia, infatti, opera secondo i principi che si richiamano agli Articoli n° 3, 33, 34 della Costituzione Italiana: Uguaglianza, Imparzialità e Regolarità, Accoglienza ed Integrazione.

Essa inoltre si attiene a quanto stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Le linee di riferimento per la progettazione educativa della nostra Scuola sono quindi:

  1. Uguaglianza
    La Scuola dell'Infanzia "Elena Morozzo della Rocca" svolge un servizio pubblico a tutti coloro che sono disponibili a un cammino di formazione nella ricerca della verità, secondo il principio evangelico della dignità propria di ogni persona a prescindere dalle differenze di ogni ordine etnico, religioso, economico, socio-politico, delle condizioni psicofisiche.
  2. Imparzialità e regolarità
    Il personale docente e non, agisce secondo i criteri di obiettività ed equità riservando particolare attenzione ad ogni bambino.
    La Scuola dell’Infanzia "Elena Morozzo della Rocca" attraverso le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative.
  3. Accoglienza e integrazione
    La nostra Scuola dell'Infanzia, quale comunità finalizzata alla trasmissione di valori di vita, favorisce e promuove l’incontro, l'accoglienza e la collaborazione delle diverse componenti della comunità educante: bambini, personale docente laico e religioso, con particolare riguardo alla fase di ingresso e alle situazioni di rilevante necessità. Il personale docente e non pone al centro della propria attività la formazione integrale della persona dei bambini, protagonisti primari del cammino culturale ed educativo.

LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO

Le finalità della Scuola dell'Infanzia devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l'originalità del suo percorso individuale e della rete di relazioni in cui è inserito.

La realizzazione e la definizione delle strategie educative devono tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua identità, delle sue aspirazioni e capacità. Il bambino, nella scuola dell'Infanzia, è davvero protagonista delle sue azioni, dei suoi apprendimenti e della sua crescita. A noi docenti il compito di accompagnare in ogni scoperta i nostri piccoli.

Seguendo quanto stabilito dalle Indicazioni ministeriali, tutte le azioni educative saranno finalizzate alla personalizzazione del percorso educativo di ciascun allievo, senza trascurare l’attenzione rivolta agli aspetti relazionali con i pari e con l'adulto. L'insegnante terrà conto delle peculiarità di ciascun alunno affinché, partendo da queste, egli conquisti nuove competenze e sviluppi nuovi talenti, che potrà essere patrimonio e risorsa per tutto il gruppo. La dimensione del gruppo rimane fondamentale come spazio privilegiato in cui costruire relazioni e la propria personalità: insegnamento personalizzato non equivale a individualizzato, pertanto le attività verranno rivolte al gruppo mentre le osservazioni verranno poste sul singolo in modo sistematico e strutturato, perché un gruppo è tale solo se ne conosciamo le singole parti.


Le finalità educative, che orientano la natura e il significato degli interventi educativi sono:

La stesura del curricolo prevede la suddivisione in Campi di Esperienza, luoghi del fare e dell'agire del bambino, orientati dall'azione consapevole dell'insegnante che aiutano il bambino a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. Per ogni campo di esperienza si prevedono dei traguardi (termine particolarmente adatto per indicare che tutti i bambini arrivano alla meta, ciascuno con il proprio tempo e il proprio ritmo) per lo sviluppo della competenza che permettono di finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno e indicano agli insegnanti delle piste da seguire nel percorso di apprendimento-insegnamento. A ogni traguardo corrispondono degli obiettivi di apprendimento sui quali progettare le attività.


Il tema sarà articolato in progetti in cui vi saranno come elementi fissi:

Il progetto prevede in sezione l'allestimento di uno spazio in cui raccogliere:

Questo materiale sarà di volta in volta raccolto e alla fine del progetto consegnato alle famiglie che nel corso dell'anno potranno vedere come viene sviluppata la progettazione.


PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

L'ampliamento dell'Offerta Formativa è considerato dalla nostra scuola un'ulteriore occasione di incremento dei punti di vista sul bambino e garantendo in questo modo maggiori possibilità di realizzare scelte educative in sintonia con i bisogni e le caratteristiche reali dei bambini.


Si propone:

IL NIDO INTEGRATO

Il Nido Integrato di Tamai é un servizio educativo per i bambini e le bambine dai 12 mesi ai 36 mesi. E' un luogo di vita quotidiana, di gioco, di apprendimento attivo, di esperienze e relazioni ricche e significative.

Fornisce una risposta ai bisogni della famiglia che viene affiancata e sostenuta nell'educazione dei figli.

Il Nido offre ai bambini un luogo di socializzazione e di stimolo alle loro potenzialità affettive, sociali e cognitive contando su interventi educativi che sostengono l'espressione della loro iniziativa e creatività, favorisce la continuità educativa con le famiglie e con la scuola dell'infanzia.

Le attività del Nido sono strutturate nel rispetto delle necessità dei bambini e delle loro routine quotidiane punto di riferimento e sicurezza nelle loro giornate, ma si strutturano anche delle attività più complesse utilizzando la progettazione per progetti e laboratori.

Il progetto educativo del Nido si sviluppa attraverso degli interventi personalizzati che hanno come finalità primaria l'accoglienza del bambino e della sua famiglia.

Per garantire la qualità del servizio educativo è indispensabile utilizzare strumenti di osservazione e verifica che permettano alle educatrici di:

PRINCIPI

IL DIRITTO AD ESSERE ASCOLTATI

"Ma...... mi ascolti?"

Il bambino, come ogni persona ha il diritto di essere ascoltato nei suoi bisogni e nei suoi desideri. Nel Nido si garantisce l'ascolto e l'osservazione di ciascun bambino per favorire il suo benessere.

Il Nido risponde ai bisogni fondamentali della persona bambino/a in crescita, riconoscendogli questi bisogni:

Al Nido il gruppo dei coetanei concorre, in un contesto più ampio, a rispondere ad ulteriori bisogni dei bambini:

L'UGUAGLIANZA

L'uguaglianza si fonda sul riconoscimento delle diversità. Essere diversi è una ricchezza per tutti e quindi è nella diversità che a tutti, nel Nido, devono essere garantiti gli stessi diritti.


IL DIRITTO DI ACCESSO

Il Nido è aperto a tutti senza discriminazioni di razza, religione, sesso, lingua, condizioni psicofisiche e socio economiche, favorendo l'inserimento dei bambini con svantaggio psico-fisico e sociale.


IL DIRITTO AL BENESSERE E ALLA SALUTE

La salute del singolo bambino e della comunità dei bambini accolti nel servizio viene tutelata accogliendo ed integrando le indicazioni ricevute dalle famiglie, dall' ASS e dai pediatri di base.

Il Nido si fa promotore di conoscenza sui temi della salute, della prevenzione e della sicurezza con le famiglie dei bambini frequentanti.


LA GARANZIA DI CONTINUITÀ

Molto importante per il bambino è l'inserimento in un contesto sociale con relazioni affettive stabili.

Ciò viene garantito dalla stabilità del gruppo dei pari e soprattutto dalla presenza continua nel tempo delle medesime figure educative. Gli educatori operano in stretta collaborazione con la famiglia e non in alternativa alla stessa.

Inoltre il servizio Nido si colloca in un rapporto di scambio e collaborazione con gli altri servizi presenti sul territorio che si occupano di infanzia e famiglia, in particolare con la Scuola dell'Infanzia per favorire un progetto educativo unico in un'ottica di continuità.


LA PARTECIPAZIONE, L'INFORMAZIONE

Per una gestione partecipata viene favorita la collaborazione della famiglia in occasione di conoscenza, di programmazione e verifica del servizio.

Gli incontri e i colloqui con le famiglie sono frequenti soprattutto nella fase di inserimento per dare possibilità di conoscere e condividere il progetto educativo, discutere ed acquisire fiducia nel servizio.

In ogni Nido è presente un registro, sistematicamente aggiornato, in cui vengono indicati i nominativi dei bambini presenti o assenti.

Il rapporto famiglia-educatori-amministrazione si realizza nel Comitato di Gestione composto da rappresentanti dei genitori, del personale e da membri designati dall'Amministrazione Comunale.


LA GIORNATA AL NIDO E L'IMPORTANZA DELLE ROUTINES

L'attività del Nido inizia a settembre, termina a luglio e prevede brevi interruzioni durante le festività natalizie e pasquali come da calendario che viene consegnato ad inizio anno scolastico.

Il passaggio quotidiano da casa al Nido è un momento importante che si cerca, con varie modalità, di rendere il più sereno possibile. I tempi, gli spazi, i giochi, le ripetizioni di rituali sono stati pensati proprio a questo scopo. Il momento dell'accoglimento vuol suggerire la continuità tra ambiente familiare e quello del Nido che non vuol essere solo un luogo dove si passa frettolosamente, ma dove ci si sente bene accolti e ci si può piacevolmente fermare.

Durante la giornata sono previste attività di gioco sia in forma di proposta aperta (che consente ai bambini di entrare in rapporto diretto ed autonomo con diverse possibili esperienze), sia in forma più organizzata e coordinata dall'adulto, privilegiando in questo caso la dimensione di piccolo gruppo.

L'organizzazione della giornata è la seguente:

I momenti di routines (accoglimento, pranzo, sonno, cambio, uscita) sono attività ripetute quotidianamente, strutturanti la giornata educativa, accompagnati da gesti di cura pensati per promuovere e sostenere la crescita e l'autonomia del bambino.

Sono anche momenti speciali di relazione educatore - bambino che favoriscono un buon "adattamento" in continua modulazione fra ripetizione e cambiamento, conosciuto e nuovo, ritualità e imprevedibilità.

La ripetizione delle azioni consente al bambino di memorizzare certe sequenze, di prevederle, di anticiparle, diventando così momenti conosciuti nei quali egli si può riconoscere, può esercitare meglio le sue competenze e può stabilire una relazione significativa con l'adulto che si occupa di lui.


LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E L'ATTENZIONE NEI CONFRONTI DEL BAMBINO

La progettazione educativa rappresenta la pianificazione delle attività,degli orari, degli obiettivi del servizio: è il perno centrale attorno al quale si muovono tutte le azioni e le persone che operano nel Nido.

I temi affrontati e raccolti nel progetto sono:

  1. accoglimento-inserimento-ambientamento : modalità di passaggio del bambino da casa al Nido con organizzazione di tempi, orari e modalità di inserimento che tengono conto delle esigenze del singolo;
  2. routine giornaliera-settimanale.
  3. metodo educativo:
    1. le attività di gioco libere e strutturate, le proposte e le regole che le accompagnano;
    2. le attività artistiche, musicali, di movimento, oculo-manuali a favore di nuovi apprendimenti, con particolare attenzione alla narrazione e alla lettura di immagini, all'uso del linguaggio e dei libri;
    3. la condivisione e socializzazione della giornata con il gruppo di coetanei, le interazioni tra i piccoli e le complicità;
    4. il metodo di intervento degli adulti, le modalità di controllo delle situazioni "difficili";
    5. il metodo osservativo utilizzato per conoscere i bambini e quindi per predisporre il progetto di lavoro " su misura".

In particolare gli obiettivi dell'azione educativa del Nido sono:


MATURAZIONE DELL'IDENTITÀ:

creare le condizioni educative che sollecitino il bambino nella scoperta del suo Io con tutte le dimensioni che lo caratterizzano:

CONQUISTA DELL'AUTONOMIA:

favorire nel bambino l'acquisizione degli strumenti a lui necessari per orientarsi e compiere delle scelte in contesti anche diversi da quelli a lui familiari, affinchè possa intensificare il suo bisogno di affermazione mediante esperienze che potenziano le sue possibilità cognitive, espressive, motorie e le sue esigenze affettive sociali e morali.


SVILUPPO DELLE COMPETENZE:

Incoraggiare lo sviluppo delle potenzialità del bambino affinchè possa costruire gli elementi necessari per una maggiore comprensione della realtà.

La progettazione educativa si articola in:

CHE BELLO GIOCARE!!!

Sia nella scuola dell'infanzia che al Nido, particolare attenzione merita il gioco, poiché occupa una buona parte del tempo che il bambino trascorre alla scuola dell'infanzia. Il gioco è l'attività per eccellenza del bambino, si può dire che sia il suo "lavoro". Assume varie forme a seconda dell'età, ma ciò che si riscontra sempre è la possibilità per il bambino di esprimere nel gioco il proprio vissuto interiore, cioè i propri sentimenti, le proprie emozioni, anche le più proibite come l'aggressività; in questo senso diventa quindi un mezzo per affermare se stesso.

L'osservazione del gioco permette inoltre di capire il rapporto che il bambino ha con il mondo esterno, più ampio, quello composto cioè dai suoi pari e dagli adulti con cui si rapporta. La strutturazione della aule permette al bambino di scegliere la modalità di gioco che preferisce, essendo suddivisa in diversi spazi.

Quando uscito da scuola il vostro bambino vi dirà…"Oggi non ho fatto niente, ho solo giocato"… credete avrà lavorato tantissimo!!!


PROSSIMI APPUNTAMENTI

….si riapre i primi giorni di Settembre…………………..


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